Fra le domande che gli amministratori di condominio si sentono più spesso rivolgere ci sono, ormai da un bel po’, i dubbi relativi al Coronavirus. Il contesto condominiale presenta infatti molte più situazioni potenzialmente esposte rispetto a una casa indipendente, ed è normale che i proprietari si preoccupino di tutelare la salubrità dell’ambiente. Per questo è bene adottare le principali regole condominiali anticovid attingendo dagli obblighi della legge, dal regolamento condominiale o dalle indicazioni esposte. Ecco come comportarsi per gestire il Covid in condominio.
Parliamo quindi delle aree comuni del condominio. Per questi spazi, come per tutti i luoghi pubblici, fa riferimento la normativa di ordine pubblico nel DL19/2020. Le restrizioni imposte anche agli spazi comuni nel condominio sono, in buona sostanza, le stesse regole anticovid che siamo abituati a rispettare.
- Divieto di assembramento e riunioni
- Limitazioni rispetto alla possibilità di lasciare il proprio domicilio o residenza
- Misure riguardo la quarantena, l’isolamento o l’allontanamento dalla propria residenza.
- Obbligo di mascherina
In generale, si tenga presente che tutte queste norme devono essere rispettate con particolare rigore soprattutto nei condomini in cui siano comprese attività commerciali e/o aperte al pubblico.Del resto, è ormai intuitivo comprendere come un pianerottolo o una terrazza non possano essere utilizzati per feste o riunioni di condominio improvvisate.
Quest’ultime si tengono solitamente in videoconferenza, visto che non tutti dispongono di spazi ampi a sufficienza da garantire il dovuto distanziamento fra tutti i partecipanti. La pratica delle riunioni a distanza ha inoltre spalancato l’accesso al digitale a molte realtà condominiali. Parliamo di quei contesti che, per inerzia dell’amministratore e dei proprietari, non approfittavano ancora degli strumenti messi a disposizione dal web. Un possibile risvolto positivo delle regole condominiali anticovid!
Quali regole condominiali anticovid negli spazi condivisi?
Vediamo poi come, nello specifico, è possibile limitare il contagio da Coronavirus in condominio e nei suoi spazi comuni. È possibile che il condominio adotti un protocollo tutto suo, purché non sminuisca ma rinforzi le norme anticovid già in vigore per legge. In generale, si tratta di accordarsi sul buonsenso e, se necessario, aprire un dibattito con l’amministratore e gli altri condomini.
Le regole condominiali anticovid vanno poi affisse: è un compito che spetta all’amministratore, il quale ha il dovere di assicurare il massimo godimento del bene comune a tutti i condomini. Indicazioni, cartelli, lettere o email: qualsiasi strumento è lecito. Il suo ruolo però si esaurisce nel momento gestionale. Non spetta infatti all’amministratore vigilare costantemente sul rispetto delle regole imposte.
Fra queste potrebbero rientrare:
- Limitazioni all’utilizzo dell’ascensore (1 per volta)
- Ripartizione dei corridoi – ove possibile – in due corsie a doppio senso
- Programmazione dei turni di pulizia e delle sanificazioni messe in atto periodicamente
- Turnazione dell’accesso ad alcune aree comuni o numeri limitati d’accesso
Infine, in caso di possibile contagio, vige il rispetto della privacy. Il soggetto che ha contratto il Covid è tenuto all’isolamento ma non alla comunicazione agli altri condomini. Allo stesso modo, anche l’amministratore (venuto a conoscenza del contagio) è tenuto alla riservatezza sulla sua persona. È possibile solo informare gli altri dell’isolamento di un paziente.