superbonus-condomini

Superbonus Condomini: tutte le novità del 2025

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, il Superbonus ha subìto nuovamente delle importanti modifiche, ma risulta comunque ancora fruibile per condomini e persone fisiche che rispettino determinati requisiti, nella misura massima del 65% di detrazione.

Il Governo Draghi aveva stabilito, infatti, con la Legge di Bilancio 2022, un sistema di “depotenziamento” della misura, con l’obiettivo finale di abolirla del tutto. Per quest’ultimo anno, però, sono state introdotte ulteriori nuove restrizioni.

Vediamo dunque quali sono le modifiche introdotte dalla Manovra 2025 per il Superbonus e in che modo i condomini e le altre categorie di beneficiari possono ancora fruirne.

Leggi anche: “Ecobonus, Sismabonus e riunioni condominiali: che confusione!

Superbonus Condomini nel 2025: solo per lavori già avviati

Il sistema di decalage previsto per il Superbonus è giunto quindi alla sua ultima fase, dopodiché il maxi-incentivo cesserà per sempre di esistere dal 2026, e continueranno a beneficiarne in detrazione solo i soggetti che ne stavano già usufruendo.

Nello specifico, la Manovra 2022 (Legge n. 234/2021) ha disposto che la misura sarebbe stata fruibile, per condomini e persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte e professione) al:

  • 110%, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
  • 70%, per le spese sostenute nel 2024;
  • 65%, per le spese sostenute nel 2025.

Ebbene, la Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), in vigore dal 1° gennaio, ha previsto in particolare, all’art. 1 comma 56, l’integrazione di due importanti modifiche alla normativa che disciplina il Superbonus, ovvero l’art. 119 del DL n. 34/2020 (“Decreto Rilancio”).

In primo luogo viene introdotto, dopo il comma 8-bis.1, il comma 8-bis.2, che prevede il mantenimento della detrazione al 65% per le spese sostenute nel 2025, ma solo per gli interventi che erano già stati avviati in precedenza.

Nello specifico, il Superbonus al 65% è fruibile nel 2025 solo per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024:

  1. Risulti presentata la CILAS, nel caso delle persone fisiche;
  2. Sia stata approvata l’esecuzione dei lavori mediante deliberazione assembleare e presentata la CILAS, nel caso dei condomini;
  3. Sia stata presentata la domanda per l’ottenimento del titolo edilizio, solo nel caso di interventi di demo-ricostruzione.

Leggi anche: “Superbonus per il cappotto termico condominiale: il dissenziente partecipa?

Ripartizione Superbonus in 10 rate per le spese 2023

La seconda novità di quest’anno, invece, è l’integrazione del comma 8-sexies all’art. 119 del Decreto Rilancio, che dispone come, per le spese sostenute nel 2023 agevolabili con il Superbonus, i contribuenti possano scegliere di ripartire la fruizione in 10 quote annuali di pari importo a partire dal periodo d’imposta 2023.

In particolare, la scelta dell’opzione dev’essere esercitata tramite una dichiarazione dei redditi integrativa rispetto a quella già presentata per il periodo d’imposta 2023.

La dichiarazione integrativa dovrà essere presentata entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2024, e sarà una scelta irrevocabile.

Nella Manovra 2025 viene specificato inoltre che, qualora dalla dichiarazione integrativa dovesse risultare una maggiore imposta dovuta, questa dovrà essere versata entro il termine disposto per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024, quindi entro il 2025.